La stimolazione ormonale

 

Luciana De Lauretis, Ginecologa, Responsabile del Centro PMA Istituto Clinico Città Studi, Milano, spiega l'importanza dei trattamenti di stimolazione ormonale nelle procedure di fecondazione assistita.

La prima considerazione che fa al proposito la dottoressa è che la cellula uovo è la cellula cardine della fertilità: la salute dell’embrione dipende moltissimo dall’ovocita, dal suo contenuto e dalla sua integrità.

“Si parte sempre da un presupposto biologico naturale”, precisa Luciana De Lauretis, “secondo il quale noi siamo animali a bassissima fecondità: a 25 anni abbiamo più o meno 3 possibilità su 10 di concepire e 7 di non farlo. Il motivo per cui non accade sempre, risiede nella cellula uovo. Le terapie per la fertilità in cicli naturali rendono poco in termini di risultati e, quindi, da quando già nei primi anni ‘80 abbiamo iniziato ad indurre l’ovulazione nelle tecniche di fecondazione in vitro, le percentuali di successo hanno visto un aumento storico sensibile”.

Nel corso dell’intervista, la dottoressa De Lauretis racconta come le formulazioni che si sono avvicendate negli anni nel campo della fecondazione in vitro si​ano state di grandissimo supporto ai medici della riproduzione: si è passati da prodotti più artigianali ad altri sempre più sofisticati.

“La tecnica del dna ricombinante, ad esempio”, aggiunge la De Lauretis, “ci garantisce molecole sempre più sovrapponibili a quelle naturali. Inoltre, i dispositivi di inoculazione, le note penne preconfezionate, rappresentano anch’esse una grandissima svolta perché sono comode, facili da utilizzare e la loro scarsa invasività è ben tollerata dalle pazienti. Avere dei prodotti standardizzati è di aiuto, soprattutto nelle donne che noi definiamo normo responsive di partenza, ovvero pazienti con cui, per esperienza, sappiamo già di poter partire con una dose e di poter restare su quella”.

All’inizio della terapia, si stabilisce cioè la dose di partenza che, nella maggior parte dei casi, rimane tale fino alla fine. In alternativa, è sempre possibile aggiustare facilmente la quantità di ormoni in corso d’opera. I trattamenti di stimolazione ormonale, infatti, prevedono una cura personalizzata e pensata su misura del paziente. Per questo, si tratta di strumenti pratici ed efficaci anche per chi ha necessità particolari.

“La cura viene sempre personalizzata”, conclude la dottoressa. “Il medico definisce la dose di partenza che, nella maggior parte dei casi viene mantenuta tale durante l’intero trattamento. Altre volte, la si modifica. Utilizzare questi dispositivi che le industrie farmaceutiche hanno affinato negli anni è estremamente utile”.

 

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