FIV: un nuovo metodo aumenta l’efficienza
15 aprile 2016
Nel campo della fecondazione assistita uno dei parametri considerati, da sempre, importantissimi è il live birth rate, ovvero la percentuale dei bambini nati vivi. Ma c’è anche un altro dato che, sicuramente, ha una rilevanza notevole per coloro che cominciano questo percorso ed è quello che gli esperti definiscono time to pregnancy, ovvero il numero di tentativi per riuscire a rimanere incinta.
Visto che le probabilità di una gravidanza è inversamente proporzionale all’età, questo elemento ha un peso particolare in Italia, dove l’età media delle donne che accendono ai percorsi di PMA è tra i più alti in Europa. L’argomento è stato al centro del recente Fertility Forum, organizzato da Merck a Roma.
Tra le novità presentate, uno studio pubblicato su Fertility and Sterility, prende in esame un metodo innovativo che prevede una doppia stimolazione nello stesso ciclo e che aumenta, quindi, le possibilità di una gravidanza. “Nelle donne che hanno un bassa riserva ovarica, abbiamo pensato di prelevare i follicoli in ondate diverse, all’interno dello stesso ciclo”, spiega Filippo Maria Ubaldi, direttore clinico dei centri di medicina della riproduzione Genera e primo autore dello studio, “con una seconda stimolazione che viene effettuata a 5 giorni dalla prima. Questo consente di raddoppiare il numero di ovociti a disposizione e, quindi, di aumentare le probabilità di trovarne di buona qualità. Il vantaggio in termini di tempo è ancora da definire, ma abbiamo visto che, mentre con una sola stimolazione solo 2 donne su dieci riuscivano ad avere un bimbo, con la doppia stimolazione siamo arrivati 3,5 gravidanze”.
Link: repubblica.it