Infertilità, specchio della salute maschile
Negli ultimi quattro decenni, la media occidentale di spermatozoi per millilitro si è più che dimezzata. Questo ha condizionato la fertilità degli uomini e non solo. In un recente congresso della Società Americana di Endocrinologia a Chicago, due andrologi italiani Alberto Ferlin e Carlo Foresta, docenti rispettivamente presso l'Università di Brescia e di Padova, hanno presentato il loro studio che dimostra inequivocabilmente come gli uomini che producono pochi spermatozoi abbiano più probabilità di ammalarsi in particolar modo a livello cardiovascolare e metabolico.
Lo studio ha coinvolto 5177 uomini italiani con problemi di infertilità: la metà di questi presentavano massa grassa, pressione sanguigna, colesterolo Ldl e trigliceridi più alti della media. Gli stessi uomini erano in gran parte affetti da sindrome metabolica che aumenta a sua volta il rischio di diabete, infarti e ictus. Secondo Ferlin, che è anche presidente della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità: "un numero di spermatozoi inferiore alla media attesa è associato ad alterazioni metaboliche e cardiovascolari, unitamente ad una ridotta massa ossea dovuta ad una sintesi ridotta di testosterone".
In generale, la qualità e la conta spermatica riflettono bene il quadro di salute maschile. Quindi, è importante che anche chi non è interessato ad avere un figlio si prenda cura della propria fertilità e si sottoponga a controlli di routine.
19 marzo 2018
Link: lastampa.it