Meno fertili i figli maschi in provetta
6 ottobre 2016
Un’indagine condotta dal team del professor Andre Van Steirteghem dell’Università di Vrije a Bruxelles su un gruppo di giovani ragazzi, nati tra il 1992 e il 1996 con l’inseminazione artificiale per via intra-citoplasmatica (ICSI), ha messo in evidenza una qualità e quantità inferiori di liquido seminale, rispetto ai coetanei concepiti in maniera naturale.
La tecnica ICSI - che non è un trattamento per l’infertilità maschile, ma una soluzione pratica per arginare temporaneamente il problema e concepire un figlio - viene impiegata più di frequente nelle coppie in cui l’uomo ha un numero esiguo di spermatozoi o dove gli stessi mostrano anomalie nella forma o nel movimento.
Con questo studio, la scienza dimostra per la prima volta che la qualità dello sperma è ereditaria. Va precisato, comunque, che vi sono molti uomini che sono stati in grado di concepire naturalmente, pur presentando parametri di questo genere.
Link: theguardian
Link alla pubblicazione originale: Human Reproduction