Nuova tecnica di screening genetico utilizzata con successo in Inghilterra

8 maggio 2016
è nato il primo bimbo in Inghilterra, per il quale è stata utilizzata una nuova tecnica avanzata di screening genetico preimpianto. La procedura era già stata messa a punto nel 2013 negli Stati Uniti, da un gruppo di scienziati di cui faceva parte anche il team della clinica Oxford Fertility, che ora l’ha portata a termine con successo anche in Gran Bretagna. La tecnica si basa sul prelievo di poche cellule dell’embrione al quinto giorno dalla fecondazione. Le cellule vengono estratte dal tessuto che lo riveste e che, in seguito, si trasformerà nella placenta. A differenza delle tecniche usuali, vengono messe in evidenza le differenze e le anomalie nel numero di cromosomi, che possono rendere difficile la riuscita dell’impianto o portare successivamente ad un aborto spontaneo. Secondo quanto riportato da The Guardian, in quasi la metà dei casi gli embrioni generati attraverso tecniche IVF non hanno il numero corretto di cromosomi e questo difetto può essere alla fonte di un largo numero di insuccessi nelle procedure di fecondazione assistita. Il dottor Tim Child, responsabile del team di Oxford, ipotizza che questa procedura sostituirà gradualmente quelle attualmente impiegate. Oltre ad essere più efficace, riducendo il numero dei tentativi, avrebbe anche effetti positivi sia per le coppie che affrontano questo percorso, che per le casse del sistema sanitario. La neo mamma, alla quale era stata diagnosticata in precedenza la totale incapacità di concepire per gli effetti infausti di una cisti ovarica, ha portato a termine la gravidanza con un solo impianto. Inoltre, può disporre di altri due embrioni, selezionati tra 10, che sono stati congelati in attesa di un prossimo tentativo che la coppia spera di attuare al più presto.

Link: bionews.org

Vedi anche: theguardian.com