Nuove rivelazioni sulle prime fasi di sviluppo dell’embrione

11 aprile 2016
I ricercatori del Karolinska Institut e del Ludwig Cancer Research di Stoccolma, in Svezia, hanno ottenuto importanti progressi nel comprendere i meccanismi delle prime fasi dello sviluppo embrionale e, in particolare, quelli che regolano i tempi dello sviluppo dello zigote e dell’espressione genica del cromosoma X. Nello studio, pubblicato sulla rivista Cell, sono stati presi in esame 88 embrioni umani e sono stati identificati i geni che agiscono nelle varie fasi della prima settimana di sviluppo. In questo periodo di tempo, si differenziano tre diverse popolazioni cellulari da cui poi derivano i tessuti che, rispettivamente, formeranno l’embrione, la placenta e il sacco vitellino. Per garantire l’inizio di una gravidanza è fondamentale che la maturazione di questi tre tipi di cellule avvenga contemporaneamente, ma fino ad ora non era chiaro il meccanismo che regolava questa fase. La ricerca non solo ha chiarito i meccanismi che regolano questa fase, ma ha anche svelato un particolare schema nelle modalità di espressione del cromosoma X nel sesso femminile, dove ne esistono due copie. Per evitare che si verifichi una doppia espressione di questi geni, rispetto al sesso maschile, dove ne esiste una sola copia, nelle donne si attiva un meccanismo di compensazione, che sopprime parzialmente l’espressione in entrambi i cromosomi X. La conoscenza di approfondita di queste fasi non solo apre importanti prospettive nella prevenzione degli aborti spontanei, ma anche nell’utilizzo delle cellule staminali embrionali nella medicina rigenerativa.

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