Editing genetico e il ruolo della donna
Pubblicato su Science and Engineering Ethics, 2 febbraio 2017
Autori:
PSimonstein F.1
Sedi:
1Department of Health Systems Management, Max Stern Yezreel Valley College, D.N. Emek Yezreel, 19300, Jezreel Valley, Israel. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
ABSTRACT
Un recente articolo comparso sulla prima pagina del quotidiano The Independent (18 settembre 2015) ha riferito che sta per avviarsi la manipolazione genetica degli embrioni nel settore della fecondazione assistita. A dare il via sarà la Gran Bretagna con una nuova e rivoluzionaria tecnica di gene-editing, chiamata CRISPR / Cas9. Circa tre settimane più tardi (Sabato 10 ottobre 2015), sulla prima pagina dello stesso giornale, è stato riferito che il National Health Service (NHS) deve fare fronte ad un deficit di un miliardo di sterline. Queste due informazioni sono legate dal fatto che la manipolazione dei geni potrebbe essere utilizzata per risolvere i problemi legati all’assistenza sanitaria. Migliorare la salute delle generazioni future potrebbe coincidere con gli obiettivi di salute pubblica; potrebbe migliorare la condizione fisica delle persone e, di conseguenza, della comunità, e, in caso di successo, potrebbe essere diventare un bene pubblico. Tuttavia, per migliorare la salute delle generazioni future è necessario ricorrere alla fecondazione in vitro e alla diagnosi genetica pre-impianto. In maniera sorprendente, i sostenitori di questa possibilità non hanno preso in considerazione il coinvolgimento necessario delle donne in uno scenario simile. L'attuale dibattito sulle implicazioni morali, pur non riferendosi alle donne, sembra implicare che proprio loro saranno fondamentali per l’applicazione delle tecniche di fecondazione in vitro (a meno che non si sviluppi la possibilità di impiegare un utero artificiale). Al momento non esiste una conclusione unitaria femminista riguardo ai vantaggi e ai rischi di manipolazione del genoma umano. Si tratta di questioni difficili che richiedono una prospettiva più ampia. Per questo motivo, c’è un bisogno urgente di chiarire il ruolo delle donne in questo scenario.
Per maggiori info: Abstract su Pubmed