Corte Costituzionale: no alla ricerca sugli embrioni
23 marzo 2016
Gli embrioni non impiantati non potranno essere destinati alla ricerca. La legge 40 in materia di pma non permette alle coppie di donare, per scopi scientifici, gli embrioni portatori di anomalie non utilizzati nelle tecniche di ivf. Un recente censimento dell’Istituto Superiore di Sanità (dal registro di Pma) conta 3862 embrioni «localizzati» presso centri in cui i loro proprietari hanno firmato un documento in cui dichiarano di non volerli più utilizzare nelle tecniche di pma. Tali embrioni, quindi potrebbero essere utilizzati nella ricerca. Oltre a questi, altri 6279 risultano “abbandonati” poiché non è più possibile rintracciare le coppie cui appartengono. Tuttavia, vengono ancora conservati in apposite taniche per il congelamento in una sorta di stand by, in attesa di nuovi accertamenti. Questi dati sono stati resi pubblici da Giulia Scaravelli, responsabile del registro di Pma, in un convegno organizzato a febbraio 2016 dall’Associazione Luca Coscioni. L’associazione ha presentato una petizione al Governo sulla libertà di ricerca in materia di staminali embrionali e ha raccolto le firme di 600 scienziati in 22 Paesi diversi. Attualmente in Italia, il divieto viene “superato” nei laboratori con l’acquisto linee di cellule staminali all’estero, mentre quelle “nostrane” vengono conservate e archiviate.
